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Sportivamente sensibilizza gli atleti per sostenere la lotta contro la SLA

BELLUNO - Si era cominciato a parlarne sull'onda dell'emozione prodotta dai casi che avevano colpito giocatori di calcio. Poi, però, il fenomeno si è rivelato di ben più ampia portata. «In effetti - commenta Sandro Zambito Marsala, neurologo al San Martino di Belluno - il problema della Sla (sclerosi laterale amiotrofica) non può essere circoscritto a un ambito limitato. Oltretutto, le malattie del motoneurone rappresentano una patologia per la quale non sono state ancora trovate terapie o farmaci in grado di incidere o modificare il decorso clinico della malattia». Nonostante ciò, però, molto si può già fare, soprattutto per ciò che attiene il supporto ai pazienti e alle loro famiglie. E qui, entra in gioco il volontariato. Una delle iniziative, in questo senso, è stata proposta dalla Sportivamente Belluno che, come per il recente passato, alla 24 Ore di san Martino ha scelto di impegnarsi per sensibilizzare la più ampia platea circa la questione Sla e, assieme, per raccogliere fondi da destinare all'Aisla, l'Associazione impegnata sul fronte del volontariato. «A conferma della sensibilità dei cittadini bellunesi - chiosa Zambito Marsala - nel corso dell'appuntamento al polisportivo abbiamo raccolto 1125 euro che abbiamo già fatto avere alla sezione bellunese dell'Aisla». Risorse che contribuiranno a sostenere il quotidiano impegno di chi è in prima linea contro un male, allo stato, ancora incurabile.

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